India: santone tenta di violentarla, lei lo evira con un coltello da cucina
Le violenze continuavano da ben otto anni, cioè da quando la ragazza ne aveva quindici: è successo in India, dove un santone, Gangeshananda Theerthapada ‘Hariswami’, di 54 anni, ha tentato per l’ennesima volta di violentare la studentessa, ormai 23enne; a questo ennesimo tentativo di violenza la ragazza si è ribellata, e gli ha reciso il pene con un coltello da cucina.
Il fatto è accaduto a casa della ragazza, che il santone era solito frequentare come persona di fiducia della famiglia. Il padre della studentessa era da tempo costretto a letto e paralizzato; da ben otto anni andavano avanti le violenze, in modo sistematico, e l’uomo aveva costretto la ragazza al silenzio sotto la minaccia di ritorsioni, e servendosi dell’influenza che aveva nei confronti della famiglia.
All’ennesimo tentativo di stupro, però, la ragazza ha avuto il coraggio di dire basta e lo ha fatto in modo netto e, si può dire, definitivo. Il santone si trova ora ricoverato in ospedale, e le sue condizioni sono stabili.
La polizia ha aperto una inchiesta sull’accaduto, per chiarirne meglio le dinamiche e il resto; tuttavia il governatore del Kerala, lo Stato dell’India in cui si è verificato il fatto, si è schierato dalla parte della ragazza e ne ha preso le difese, definendo il suo gesto “un atto coraggioso”.
Si tratta di una reazione molto forte in un Paese, quale è l’India, nel quale la condizione della donna è ancora molto precaria e soggetta a prevaricazioni, umiliazioni e offese: nell’India moderna, ci sono donne che arrivano a ricoprire anche cariche istituzionali importanti, ma per la maggior parte nel Paese le donne continuano a subire violenze sessuali, ad essere sfregiate con l’acido, e uccise per questioni di eredità. O costrette a prostituirsi, ad esclusivo beneficio di trafficanti e sfruttatori. Nessuna meraviglia che, dopo anni di soprusi, la giovane abbia deciso di mettere fine in modo violento a quella che era diventata una situazione insostenibile.