Pavimentazioni industriali, le regole per progettarle e ultimi trend
Quali sono i trend del settore degli ultimi anni? Scopriamole insieme
Quando si considera il business delle pavimentazioni industriali, si prende in esame una realtà ricca di varianti e considerazioni che colpiscono giornalmente diverse attività. Parliamo nello specifico di fabbriche, officine, ma anche strutture come capannoni e garage. Il motivo che si pone alla base dell’enorme varietà di prodotti e materiali, è legato alle caratteristiche base di questo business che è in continua via di sviluppo.
Un ambiente industriale, del resto, dovrà fare i conti con l’umidità, ma anche con repentini sbalzi di temperatura, oltre a eventuali tensioni e sollecitazioni. Di seguito parleremo della nuova generazione delle pavimentazioni industriali, così da scoprire quali sono i trend del settore degli ultimi anni.
Pavimentazioni industriali in calcestruzzo e resina
Partiamo proprio dal calcestruzzo. Parliamo di un materiale caratterizzato da cemento, acqua e altri prodotti che vengono miscelati. E’ la scelta più utilizzata poiché si ottiene un materiale finale che è molto resistente, e che dispone di ottima permeabilità. Si usa per esterni e interni, sia nel caso di strutture industriali che civili. E’ ciò che maggiormente troviamo nei magazzini, parcheggi a più piani e piazzali, poiché permette di affidarsi a una base molto forte. Il vantaggio? Ha una resistenza prolungata nel tempo.
All’interno di questa grande categoria, troviamo i pavimenti senza giunti, radianti, tradizionali, gli antiscivolo, a planarità controllata e le pavimentazioni con Laser Screed. Quest’ultima tipologia ha la caratteristica di essere molto resistente, poiché si eliminano le particelle di aria, ma anche a massimo risparmio di costi e riduzione dei tempi di posa.
Nel caso delle pavimentazioni in resina invece è possibile, a oggi, contare su: Mastertop di BASF, autolivellante, il multistrato, il metacrilato, rivestimento spatolato o poliuretano cemento. La resina è una soluzione innovativa, che riesce a reggere davanti a eventuali contatti con sostanze chimiche, grandi carichi, e fasi di pulizia ad alta temperatura.
La fase di progettazione
Abbiamo quindi visto quali sono i due grandi trend del settore, ma è altrettanto importante capire quali sono le fasi di progettazione di queste tipologie di pavimentazioni. Gli esperti, chiamati per svolgere questo tipo di attività, andranno a verificare la portata del terreno, calcolando poi le tensioni di trazione e il dimensionamento finale.
E’ chiaro però che, se la pavimentazione richiesta, dovesse avere una funzione strutturale, è importante che ogni fase di lavorazione sia eseguita da professionisti abilitati. Il loro compito sarà quello di depositare il progetto agli appositi organi di controllo. Qualora invece si voglia sostituire un particolare elemento, non è obbligatorio il deposito. In ogni caso sarà fondamentale poter avere la certezza di verifiche e analisi in merito alle strutture su cui la pavimentazione poggia.