Variante Epsilon, cos’è e di cosa si tratta
La nuova variante resiste ai vaccini, come proteggersi?
Il Covid-19 è ormai da lungo tempo uno dei temi più discussi e in grado di monopolizzare la comunicazione scientifica e main stream. Negli ultimi mesi si parla sempre più della temibile variante Delta, più contagiosa e in grado di presentare maggiori rischi anche per la popolazione giovane, complice il fatto che è anche quella meno vaccinata.
La campagna vaccinale procede e in Italia sta dando ottimi risultati, anche se siamo ancora lontani dagli obbiettivi che ci permetterebbero di parlare di una sostanziale immunità di gregge. La nascita e diffusione di nuove varianti complica le cose e il timore di molti è che ne arrivino alcune resistenti agli attuali vaccini. Come detto osservata speciale in questo periodo è senza dubbio la Delta, ma altre varianti sono già presenti e potrebbero raggiungere il nostro paese e potenzialmente diventare la variante dominante.
La variante Covid B.1.427/B.1.429, ad esempio, è stata identificata per la prima volta in California all’inizio del 2021 e a marzo è stata battezzata come Variante Epsilon. Quali sono le sue caratteristiche? Dobbiamo averne paura? Cosa sappiamo veramente della Variante epsilon?
La Epsilon impensierisce particolarmente i virologi, infatti pare possa far ammalare anche soggetti vaccinati o guariti dal Covid. Per il momento ci sono stati solo due casi riconosciuti di variante Epsilon in tutta Italia, ma è giusto tenere alta la guardia.
Per ora questa variante, nata da ben 3 mutazioni è stata studiata in particolare dall’Università di Washington a Seattle e ha una presenza minima in Europa. Se si diffondesse potrebbe causare grossi problemi visto che risulta resistente agli anticorpi sulla proteina Spike, quindi sia quelli generati dai vaccini a Rna messaggero che quelli che seguono l’infezione da virus SarsCoV2. Sono stati già condotti test, anche se su campioni limitati numericamente, che hanno dimostrato come la variante sia pericolosa per chi è guarito dal Covid o è stato vaccinato con 2 dosi di Pfizer-BioNtech o Moderna.
Nuove varianti Covid in Italia
Anche se per ora l’Italia pare una sorta di isola felice se si parla di variante Epsilon, le cose potrebbero rapidamente cambiare, come ci insegna la variante Delta.
A maggio 2021 la Epsilon era diffusa in 34 paesi nel mondo, oggi ne ha già raggiunti 44. In Europa i paesi con più casi sono Danimarca e Germania, sequenziare il virus e muoversi con estrema prudenza e consapevolezza sarà fondamentale per affrontare questo nuovo e temibile nemico.
La variante Epsilon rientra tra le cosiddette “Varianti di interesse” o VOI, Secondo i criteri della Organizzazione Mondiale della Sanità. Rientrano in questa particolare categoria quelle che varianti che riportano più mutazioni che le rendono maggiormente contagiose e che sono presenti in più paesi diversi e attirano quindi l’attenzione del gruppo di lavoro sull’evoluzione del virus Sars-CoV-2.
Un vaccino per la Variante Epsilon
Esiste un vaccino efficace per la variante Epsilon? Difficile dare risposte, visti i tempi limitati e i pochi casi, in particolare nel nostro continente, ma pare che tra i vaccini attualmente disponibili potrebbe giocare un ruolo importante per il contrasto alla diffusione di questa nuova variante il monodose Johnson & Johnson sviluppato da Janssen. L’azienda farmaceutica ha condotto delle ricerche che dimostrerebbero come il suo vaccino generi risposte anticorpali neutralizzanti contro la variante Delta e altre varianti di Sars-CoV-2, tra cui anche la Epsilon.