Come intraprendere la carriera diplomatica?
Non è un percorso semplice e soprattutto richiede tantissimo impegno
La carriera diplomatica affascina molte persone ed è una delle carriere più strategiche al mondo. Diventare diplomatici per il proprio paese significa sviluppare capacità di negoziazione con i vari paesi del mondo e riuscire ad aiutare i propri concittadini in diversi contesti. Non è un percorso semplice e soprattutto richiede tantissimo impegno per portare a risultati soddisfacenti.
Iniziamo dalla formazione. Serve sicuramente una buona base e, per cominciare bene, è assolutamente consigliata la laurea magistrale in scienze politiche, la laurea in giurisprudenza o la laurea in economia. Successivamente si può affinare la propria preparazione frequentando master e ulteriori corsi specifici rispetto all’ambito che si vuole seguire. Una competenza da tenere sempre aggiornata è la conoscenza di almeno due lingue straniere. Rispetto a una decina di anni fa, i corsi di laurea in scienze politiche sono numerosi e diffusi. Si possono seguire anche nella modalità telematica, in quanto il MIUR ha riconosciuto l’assoluta validità delle Università Online, come Unicusano.
Le attitudini
La preparazione universitaria e le successive specializzazioni sono fondamentali per poter accedere al percorso di carriera stabilito dal MAECI (Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale); prima però di cominciare la scalata verso la conquista del gradino più alto, l’aspirante diplomatico deve essere in possesso di altre caratteristiche che sono predisposizioni caratteriali e un’invidiabile passione per questo tipo di professione.
La disponibilità a viaggiare e spostarsi in diversi luoghi è la prima; seguono poi capacità relazionali e di negoziazione. Il diplomatico infatti non deve solo essere pronto a mediare nelle situazioni meramente politiche ma possedere una conoscenza interdisciplinare che spazia dalla storia, all’arte, agli aspetti legali. A seconda della zona in cui si trova a lavorare è chiamato a rappresentare il nostro stato ma nello stesso tempo a dialogare in maniera pacifica con le autorità della nazione che lo ospita.
Nel contesto in cui viviamo tutte queste capacità devono essere eccellenti, anche perchè si rischia di compromettere la stabilità di accordi internazionali.
La carriera diplomatica
La carriera diplomatica comincia con un concorso, come spesso accade. Ogni anno il MAECI bandisce un concorso per diventare segretario di legazione, che è il primo grado della percorso in diplomazia. Si viene scelti per un iniziale periodo di formazione di 9 mesi che si svolge presso l’istituto Diplomatico della Farnesina.
I titoli di accesso sono la laurea specialistica in scienze politiche/relazioni internazionali, giurisprudenza, economia e lauree equipollenti. Il concorso è caratterizzato da una prova attitudinale che prevede l’elaborazione di una sintesi in italiano di un testo in inglese, da 5 prove scritte su diverse materie oggetto del concorso, tra cui almeno 2 lingue straniere, la valutazione dei titoli, inclusi master e corsi di specializzazione e la prova orale.
Un concorso dunque difficoltoso e lungo, che però poi apre le porte ad una carriera che dopo circa 25 anni di attività consente di diventare Ambasciatore, il più alto grado dello schema dell’evoluzione di carriera di un diplomatico.
Tutte le prove degli anni precedenti e i dettagli del concorso e del percorso di carriera sono disponibili sul sito ufficiale del MAECI.