“Bake in Space”, pane fresco nello spazio: l’esperimento al via nel 2018
Bake in Space: ecco il nome dell’esperimento che potrebbe prendere il via a partire dal 2018, e grazie al quale gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) potrebbero presto provare il piacere di svegliarsi sentendo il profumo del pane fresco a bordo.
Finora, il pane fresco è stato bandito dagli alimenti consentiti a bordo della Stazione Spaziale, alla stregua di tutti gli altri alimenti suscettibili di sbriciolarsi: difatti, in assenza di gravità le briciole si disperdono e fluttuano all’interno degli ambienti, finendo per essere accidentalmente respirate dagli astronauti. O ancora, le briciole potrebbero addirittura danneggiare la strumentazione presente a bordo della navicella spaziale: una simile evenienza si è verificata nel 1965, con un sandwich portato a bordo “di contrabbando” durante la missione Gemini 3 della NASA. Da allora, nello spazio sono consentite soltanto tortillas.
L’esperimento “Bake in Space” rappresenta la soluzione per due motivi: in primo luogo, mira a sviluppare uno speciale tipo di forno; in secondo luogo, l’impasto è “costruito” ad hoc, in modo da risultare in un pane senza briciole, perfetto per le missioni nello spazio. Se tutto va bene, il kit per fornai dello spazio dovrebbe essere pronto nel 2018, e collaudato sulla Stazione Spaziale nel corso di Horizons, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il pane dovrebbe così essere aggiunto alla lista dei cibi che è possibile preparare in orbita. Nel menu dei cibi freschi possiamo già trovare l’insalata, che dal 2015 è possibile coltivare a bordo; e il caffè espresso, che può essere preparato a bordo con l’ausilio di un macchinetta “made in Italy”. Per adesso bisogna attendere che l’esperimento “Bake in Space” ottenga tutte le certificazioni necessarie per essere portato a bordo della ISS. “Se ciò avverrà”, commenta Volker Schmid, responsabile di Horizons, “sarà molto interessante anche per quanto riguarda la fornitura di cibi freschi nelle missioni di lunga durata”: per esempio, nei viaggi verso Marte.