I furbetti della legge 104
Troppo spesso viene usata da imbroglioni e furbetti che non vogliono lavorare
E’ utile per dare assistenza a disabili e anziani, ma troppo spesso la legge 104 viene usata da imbroglioni e furbetti che non vogliono lavorare. La legge 104 è un mezzo utile, sul quale poter contare, ma si sta trasformando in un pericolo per i conti pubblici. A dirlo sono i numeri: in Sicilia vi sono ben 2.350 dipendenti, su un totale di 13mila, che ne fanno uso, una media di un dipendente su cinque. E non si possono non contare casi di cronaca, che parlano di tantissimi casi. Sì, perché vi è un esercito di lavoratori dipendenti che sfruttano, senza averne diritto, una legge fondamentale, con lo scopo di assentarsi illecitamente dal lavoro. E sempre più furbetti sono principalmente impegnati nel pubblico impiego. Tutto questo ha portato a una serie di denunce, legate ad abusi e vere truffe. Si tratta del cosiddetto malcostume all’italiana, che troppo spesso ci rende protagonisti di scandali noti a livello nazionale, ma non solo.
L’abuso della 104 tra pubblico impiego, scuola, Inps e ministeri
Nel corso del 2017, il costo complessivo di permessi e congedi è costato alle casse pubbliche qualcosa come circa 3,3 miliardi di euro. La stima fatta è agghiacciante: sembra che gli abusi legge 104 abbiano un costo pari a un valore che va dai 700 a 800 milioni di euro l’anno. Ecco allora che i furbetti della 104 non fanno altro che diventare i protagonisti di un comportamento simbolo degli italiani nel mondo: la tendenza al raggiro. E da qui spuntano impiegati del comune che invece di portare un parente paralitico a fare visite o esami, si trovava a giocare a calcetto con amici. E ancora quell’agente forestale che non era presente e in servizio per aiutare un parente malato, mentre invece si dedicava all’industria del porno. E che dire di tutti quelli che si allontanano nel week-end per curare e stare vicino alla madre malata, pronti invece a postare foto di viaggi e vacanze sui social network?
Sempre più permessi al centro-sud
E questo non è un problema che si concentra solo in Sicilia, ma si spazia fino al Lazio, Campania, Calabria, Umbria e qualche sporadico episodio al nord Italia. Qui, infatti, negli ultimi mesi, è cresciuta la richiesta a tali permessi, portando alla crescita esponenziale dei casi di abusi.
Ha davvero senso continuare ad attribuire permessi retribuiti ai lavoratori dipendenti, senza effettuare controlli specifici? Perché è vero che la legge 104 permette di prestare assistenza ai familiari che sono portatori di handicap (in condizioni di gravità) ma è altrettanto vero che fidarsi in maniera così assoluta non farà altro che peggiorare la situazione.