Coronavirus: oggi dimesse 20 persone dallo Spallanzani
I pazienti, in isolamento, erano entrati in contatto con i due coniugi cinesi positivi al virus.
Possiamo dare buone notizie dall’ospedale Spallanzani di Roma: proprio oggi si festeggiano le dimissioni dei pazienti cinesi finiti in quarantena. La decisione è arrivata in seguito al loro contatto con la coppia positiva al Coronavirus. Dal 30 gennaio scorso sono fermi in Italia per sottoporsi a una serie di test che sono sempre risultati negativi.
Per quanto riguarda invece la coppia cinese appena citata, le condizioni sono stabili e i due si trovano in terapia intensiva. Secondo i bollettini medici che sono stati diffusi, sembra che i miglioramenti ci siano, ma la guarigione è ancora lontana, poiché i polmoni sono ancora sotto attacco. Il virus infatti si concentra proprio sulle vie respiratorie in modo profondo e può danneggiare i polmoni stessi.
Qual è la situazione mondiale del Coronavirus
Se allo Spallanzani restano attualmente ricoverate 17 persone (14 delle quali per accertamenti e uno pre problemi di salute per essendo negativo al test effettuato), qual è la situazione mondiale? Il ricercatore italiano contagiato nel cuore del virus a Wuhan, in Cina, sta bene e sarebbe finalmente guarito dalla febbre. Intanto continuano gli alti controlli di sicurezza all’interno degli aeroporti: in solo due giorni sono stati controllati oltre 124 passeggeri, ai quali è stata anche misurata la febbre.
Sembra che questa repentina risposta mondiale sia servita, perché finalmente possiamo dire che l’epidemia inizia a rallentare i suoi ritmi. Al momento si contano poco più di 45mila casi accertati, con 1.115 morti che sono riscontrate quasi tutte in Cina. Si segnalano poi 16 pazienti in Germania, 11 in Francia e 8 in Gran Bretagna. Secondo le analisi fatte in queste settimane sembra che il primo infetto assoluto sia un paziente che si trovava in viaggio tra Asia e Europa, e anche lui è stato dimesso, ma nella giornata di ieri.
A Londra sono invece potenziate le misure di contenimento in seguito alla fuga di un uomo che è rientrato da Wuhan. E’ ora resa obbligatoria la quarantena per il paziente citato.
Ci sono ancora 35 italiani in quarantena su una nave
La malattia, già rinominata COVID19 che sta per coronavirus disease 2019, si affianca al virus, che porta il nome scelto dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Si chiama SARS-CoV-2, ed è una strettissima correlazione con l’agente patogeno che segnò l’epidemia nell’anno 2002-2003. Al tempo il virus risultò molto meno contagioso ma assolutamente più aggressivo.
Intanto gli occhi restano puntate sulla nave da crociera Diamond Princess, che si trova al largo di Yokohama in Giappone. Mentre sembrano aumentare i passeggeri infetti, bisogna ricordare che tra loro vi sono ancora 35 italiani immuni tenuti in quarantena.