Gianni Boncompagni è morto aveva 84 anni, è stato un grande autore e conduttore italiano
Gianni Boncompagni nacque ad Arezzo nel 1932, e purtroppo oggi sono qui per scrivere questo articolo sulla sua morte,… si cari lettore il nostro grande autore e conduttore italiano Gianni Boncompagni ci ha lasciato alla età di 84 anni il giorno di Pasqua.
Gianni negli anni Sessanta, superò il concorso per entrare nella RAI, dove si occupò della progettazione di musica leggera ed ecco che sul luogo di lavoro, Boncompagni conobbe Renzo Arbore, che oltre ad avere un futuro lavorativo insieme i due furono grandi amici.
I loro programmi conosciuti da tutti? Beh posso iniziare con Alto gradimento e Bandiera Gialla, trasmessi tra gli anni Sessanta e Settanta su Radio 2, i due vip ebbero un boom di ascolti e di fans principalmente erano giovani, poiché Gianni e Renzo trasmettevano le più attuali e famose canzoni rock e pop straniere e italiane.
Alto gradimento, fu un successone non tanto per le canzoni ma per gli intervalli comici, fra i comici fissi che realizzavano questi break vi erano, Mario Marenco e i fratelli Franco Giorgio e Bracardi. Voglio ricordarvi Boncompagni anche quando iniziò a lavorare in televisione con il programma Discoring, che su trasmesso alla fine degli anni Ottanta su Rai Uno.
Logicamente anche Discoring fu un successo fra il pubblico giovanile, per la giusta selezione musicale. Negli anni Ottanta Gianni Boncompagni eccolo come autore per tante trasmissioni, come Domenica In, Pronto, Raffaella? Ma poi Boncompagni abbandona la Rai per passare alla Mediaset, dove fu l’autore di Primadonna ma principalmente di Non è la Rai, che fu condotta da Ambra Angiolini, una semplice ragazzina che divenne brava e famosa grazie a Gianni.
Boncompagni ritornò nuovamente in Rai nel 1996, ed elaborò Macao, Crociera e Chiambretti c’è. Ma non voglio trascurare il suo lavoro come compositore, infatti Gianni Boncompagni scrisse tante canzoni, particolarmente per Raffaella Carrà, della quale s’innamoro ed i due ebbero una bellissima storia d’amore.
Renzo Arbore vuole ricordare il suo collega e amico con queste parole:
“La nostra amicizia è nata quando avevamo all’incirca 25 anni. Un’amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Per me è stata un’amicizia provvidenziale, spero lo sia stato anche per lui. Ci conoscemmo ai tempi di quando frequentavamo il corso di maestro programmatore, eravamo compagni di banco. Aveva una visione moderna della vita, un senso d’umorismo all’avanguardia. Una visione che lo ha portato a rivoluzionare la radio e la tv. Spero di essergli stato utile con il mio atteggiamento più riflessivo e romantico, ma altrettanto teso a rivoluzionare la radio e la tv”.
Arbore è andato a casa dell’amico defunto per fare visita alla famiglia, con una voce colma di commozione, ha detto ai giornalisti: “Gianni per me è stato molto importante. Ci conoscevamo da 55 anni, abbiamo fatto prima la radio, poi la televisione e abbiamo continuato sempre a frequentarci e scambiarci opinioni. Lui mi insegnava tante cose e io gli insegnavo quello che sapevo. Ci siamo sempre intesi, non abbiamo mai litigato, ci siamo divertiti moltissimo e adesso non ci divertiamo più”.
Ciao Gianni tu per il tuo pubblico non morirai mai.