Cronaca

Rete di pedofili scoperti tra Trento e Bolzano

Nella rete coinvolto anche un magistrato

Rete di pedofili

Su una piattaforma di voip criptato è stata scoperta una rete di pedofili dalla polizia postale di Bolzano. Sono state arrestate 10 persone dalla polizia di Stato di Trento. 47 le perquisizioni ed è stato sequestrato molto materiale informatico. Il materiale era prodotto attraverso lo sfruttamento sessuale dei minori. Nell’inchiesta che è stata aperta dalla Procura di Trento è coinvolto un magistrato. Gaetano Maria Amato di 58 anni magistrato della Corte d’appello di Reggio Calabria. Su questa rete di pedofili c’era uno scambio d’immagini online di bambini.

Indagini ed arresti

La notizia dell’arresto del magistrato è già di qualche giorno ma le indagini sono iniziate da circa un anno. La polizia postale di Bolzano coordinata dal pn trentino Davide Ognibene da tempo ha analizzato il pc di un uomo di 40 anni. Si tratta di un altoatesino residente in Val Pusteria. Ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno insospettito la Polizia delle comunicazioni. Questi hanno trovato tra le prove digitali del pc un utilizzo spropositato di Voip. Oltre a questo anche una rubrica di contatti circa 100 su tutto il territorio nazionale. Gli investigatori attraverso particolari software hanno ricostruito molte conversazioni. Da queste emergeva tra gli interlocutori una morbosità per il sesso. Ma non comune sesso ma bensì pratiche sessuali con minorenni. Gli investigatori trovano coinvolte in questa cosa ben 48 persone distribuite in molte regioni d’Italia. L’attività consisteva nella produzione e condivisione di materiale pornografico.

Abusi e violenze sui minori

Ancora oggi molte violenze sui bambini restano nell’ombra. Sono tanti i bambini vittime di abusi circa 80 mila all’anno. Poche risultano le denunce ed un solo bambino su tre riesce a denunciare a cosa. Ci sono dei progetti in Italia che cercano di aiutare queste piccole vittime. Uno su 10 dei bambini subisce anche violenze sessuali. Solo uno su cinque che subisce violenze sessuali riesce a denunciarlo. L’abuso sessuale infantile è tutto ciò che implica attività sessuali in cui un minore è coinvolto da un adulto. Non si parla solo di rapporti sessuali veri e propri ma anche far vedere ad una persona non in grado di comprendere atti sessuali. Toccare, baciare, far assistere ad atti sessuali questa è violenza. L’abuso sessuale su un bambino ha delle fortissime ripercussioni su tutto il suo percorso di crescita.

Gravità e conseguenze

Bisogna capire in primis la gravità dell’abuso e per questo bisogna capire tre cose fondamentali. Che tipo di abuso è stato subito ed il tempo di durata. Rapporti fisici, essere toccati, vedere o sentire racconti sessuali. Altra cosa l’età del bambino e le sue risorse. Cioè va capito in quale fase dello sviluppo questo trauma lascerà le sue tracce. Terzo ma non in senso di importanza la parentela che c’è tra il bambino ed il suo violentatore. Più la parentela è vicina e più le conseguenze saranno gravi. L’esempio più distruttivo a livello psichico è l’abuso da parte di un genitore. Qualsiasi sia il coinvolgimento il livello di trauma è elevatissimo. Gli abusi sessuali agiscono maggiormente sull’autostima, lo sviluppo della sessualità ed il sapersi relazionare. Chi viene violentato poi crescendo non avrà mai una grande autostima ed andrà sempre alla ricerca di conferme. La sua sessualità non potrà svilupparsi come in un bambino normale. Vedranno sempre le scene subite e le violenze dolorose. per questo sarà molto ma molto difficile riuscire ad avere rapporti intimi con le persone.

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