Parlamento riapre a settembre: cosa bolle in pentola
Ci sono molti provvedimenti rimasti appesi da riprendere in carico. Cosa è rimasto in sospeso?
Parlamento e provvedimenti
Con la chiusura per ferie il Parlamento ha lasciato nel limbo alcuni provvedimenti importanti. Sicuramente con la riapertura verranno ripresi in mano e decisi. Quali sono? Avremo un autunno caldo per le camere? Esaminiamone alcuni.
Biotestamento
Sono passati più di 10 anni dalla morte di Pier Giorgio Welby e speriamo a settembre si possa prendere una decisione in merito. Il testo è composto di 5 articoli e regolamenta la decisione di fine vita. I medici non dovranno accanirsi sui pazienti e le cliniche private non possono chiedere di essere esonerate. La prima parte riguarda il consenso del paziente cosciente. La seconda le DAT direttive anticipate di volontà.
Legalizzazione cannabis
La proposta di legge è firmata da 218 parlamentari. Il testo prevede che i maggiorenni possano detenere 15 grammi a casa e 5 grammi fuori per uso ricreativo. Per i minorenni divieto assoluto. La marijuana potrà essere coltivata a casa fino ad un massimo di 5 piante. Non può essere però venduta. Verranno istituiti dei Cannabis social club. Dai 18 anni in su residenti in Italia sarà consentita la coltivazione in gruppo. Il gruppo non può superare i 50 membri. Si potrà coltivarla e venderla ma la vendita deve essere effettuata in negozi dedicati con licenza dei Monopoli. E’ vietata l’esportazione e l’importazione. Restano fermi i divieti di fumare in pubblico e la guida in stato di alterazione.
Doppio cognome ai figli
A tre anni dall’approvazione della Camera si è fermato al Senato. Il testo prevede che all’atto della nascita i genitori possano decidere quale cognome attribuire al bambino o se attribuirli entrambi. In caso di mancato accordo verranno attribuiti i cognomi in ordine alfabetico. I figli successivi avranno lo stesso cognome deciso per il primo. Il figlio del figlio potrà però portare uno solo dei cognomi. Ai genitori non sposati se riconoscono contemporaneamente il figlio è data la possibilità di attribuirli entrambi. Questo anche per i bambini adottati.
Ius soli
Il testo “Ius solo soft” prevede che i figli di immigrati nati in Italia abbiano la cittadinanza rispettando alcuni paletti. Devono frequentare la scuola ed uno dei genitori deve risiedere in Italia da più di 5 anni. I minori nati in Italia che non possono far valere questi requisiti e quelli arrivati sotto i 12 anni possono ottenerla dopo 5 anni di scuola in istituti scolastici nazionali. Quelli dai 12 ai 18 anni devono risiedere in Italia per almeno 6 anni ed aver concluso un ciclo scolastico ed ottenuto un diploma.
Vitalizi
L’abolizione dei vitalizi c’è stata nel 2012 ma ha interessato solo i neo eletti. I parlamentari cessati prima di quella data continuano a prenderlo. Fino ad oggi i vitalizi erogati sono costati 215 milioni ed hanno interessato 2600 parlamentari. Saranno interessate anche le Regioni che se non si adeguano avranno un abbattimento del 50% delle voci destinate ai vitalizi. L’erogazione rimarrà in capo a Camera e Senato e non interesserà l’Inps.
Tutela orfani femminicidio
Aumentano le morti per femminicidi ma il provvedimento per gli orfani è ancora bloccato. La proposta ha tra i suoi cardini il divieto al partner omicida di beneficiare della pensione di reversibilità. La proposta risulta bloccata in quanto il provvedimento potrebbe, per i figli delle unioni civili, rappresentare una possibilità da parte del compagno di riconoscerli. Ciò è stato precedentemente bloccato dalla legge approvata sulle unioni civili.