Amatrice: dove sono i soldi degli sms
Soldi in beneficenza si ma dove vanno? Indagini in corso per capire
Amatrice inizio indagini
Incominciano le indagini della Procura di Rieti per capire dove sono finiti i 33 milioni di euro che sono stati raccolti con la solidarietà? Le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto stanno ancora attendendo. Il procuratore Saieva afferma che “forse si sta andando verso l’insussistenza del reato perché se i fondi sono entrati nelle casse della Protezione civile il fatto sarà inesistente. E’ stato aperto un fascicolo modello 45 nell’ambito del quale è possibile fare una ricerca della notizia criminis” ha detto sempre il procuratore. Essendo il sindaco di Amatrice Pirozzi persona informata del fatto, verrà sentita in procura.
Sindaco Amatrice
L’Ufficio per la Ricostruzione del Lazio ha comunicato al sindaco di Amatrice che i soldi degli sms solidali sono stati utilizzati per sistemare le scuole di altri paesi. Questo perché le spese per le scuole lì erano già coperte. Paola De Micheli, la commissaria per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia, ha commentato dicendo che queste polemiche non aiutano certo la ricostruzione anzi ostacola lo sviluppo dei lavori. Il sindaco di Amatrice si era lamentato di una mal gestione dei soldi precisando che se un cittadino dona qualcosa per una solidarietà ben precisa lì i soldi devono confluire. Altrimenti chi fa beneficenza si sente preso in giro e si rischia di non ottenere più niente.
Donazioni
Dopo il terremoto attraverso il numero 45500 sono stati donati complessivamente 22.9 milioni di euro. Bisogna sommare a questi 9.2 milioni donati direttamente sul conto corrente bancario della Protezione Civile. Il totale quindi delle donazioni ammonta a 32.1 milioni di euro. Questo sistema prevede il trasferimento dei fondi su un conto infruttifero. Questo conto è supervisionato dal Comitato dei Garanti. E’ composto da otto membri scelti dai presidenti delle regioni interessate e dal Commissario straordinario per la ricostruzione.
Protezione civile
La Protezione Civile rispondendo alle accuse ha precisato che non è sparito nulla. I fondi sono stati depositati in Banca D’Italia e poi gestiti dai presidenti delle Regioni. hanno deciso loro le percentuali di ripartizione delle somme. Il 62% alle Marche, il 14% all’Abruzzo, il 14% al Lazio e 5 milioni da parte. Quest’ulteriore somma verrà destinata a progetti futuri insieme con gli altri soldi che risulteranno dai risparmi creati dalle aste sugli appalti.
Regioni
Le Regioni hanno preparato e definito i progetti da finanziare. A luglio sono stati presentati al comitato dei garanti delle donazioni in essere presso la Protezione Civile. A fine luglio è stato dato il via da parte del Comitato a 18 progetti per un totale di 28 milioni di euro. Questi progetti prevedono: la realizzazione di centri di comunità, la ricostruzione di alcune scuole e di una nuova sede per il comune di Arquata del Tronto. Ci sarà la costruzione di sette nuove elisuperfici attrezzate per interventi di protezione civile e sanitaria. L’adeguamento di una strada che collega l’entroterra marchigiano alla costa. Un’area commerciale ed il restauro di beni culturali come campane, sculture e crocifissi. Ora è rimasta la predisposizione delle gare per la realizzazione degli appalti e si deve effettuare il passaggio dei fondi. Come ha spiegato Cesare Spuri, ancora ci sono dei dubbi sul versamento delle cifre. Non si sa se verranno versati ai Sindaci o alle Regioni.