Politica

Legittima difesa, ecco i cambiamenti stabiliti dalla legge 2017

Emandata a Montecitorio una nuova legge sulla legittima difesa. I partiti politici si dividono tra gruppi che ritengono la norma necessaria al fine di ampliare la possibilità dei cittadini di difendersi, e coloro che invece si oppongono fermamente al testo considerandolo poco incisivo nel garantire realmente la sicurezza del popolo.

Non manca il sarcasmo riguardo la differenza tra giorno e notte circa l’ipotesi di legittima difesa consentita. Chi spara di notte per difendersi dai ladri allo scopo di reagire a una minaccia violenta potrebbe non essere più punito. Presupposto necessario per la legalità è la proporzione tra azione e reazione, la persona che si difende dovrebbe trovarsi in uno stato particolarmente fragile conseguente ad un pericolo imminente per l’incolumità fisica dei suoi congiunti o della sua stessa persona.

I grillini ed il centro destra disapprovano tale legge valutando il testo troppo blando per essere capace di risolvere il problema. Intanto, anche sui social è scoppiata la polemica con critiche dirette in modo particolare al punto in cui la norma precisa che la reazione alla rapina potrebbe essere legittima con l’ingresso in casa compiuto dai ladri solo nel corso della notte.

Molti fanno notare una contraddizione nel pensiero di chi ha creato il testo: se lo scopo è quello di garantire al cittadino la possibilità di difendersi senza la preoccupazione o il timore di essere poi accusato per averlo fatto, tale garanzia dovrebbe valere per tutte le ore del giorno e non solo in quelle notturne. Matteo Renzi ha affermato con decisione la necessità di intervenire sull’argomento come esigenza di tutta l’opinione pubblica, ma lui stesso ritiene necessario chiarire il testo considerandolo attualmente un pasticcio.

Per chiarire ulteriormente il contenuto della legge precisiamo che sarebbe legale sparare solo in caso di rischio di vita e nell’eventualità in cui di notte un ladro entri in casa, insomma non sarebbe legittima difesa sparare ad un ladro intento a fuggire con la refurtiva, in quanto in questa ipotesi si reagirebbe per difendere beni materiali e non per salvaguardare la propria incolumità fisica o quella dei propri cari.

Quasi tutti criticano la legge, dai social arrivano sarcasmo e giudizi negativi. C’è chi ritiene assurdo il limite della legittima difesa solo di notte e solo in caso di reazione alla violenza posta in atto dai ladri e chi ritiene che non è consentendo alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini. Silvio Berlusconi ha annunciato il no del proprio partito e ha espresso disapprovazione anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini affermando che la difesa deve essere sempre legittima e si dice favorevole ad un referendum per cancellare le nuove riforme. Approvano il testo solo Dem e Alternativa Popolare.

Non solo scetticismo circa la previsione che esclusivamente di notte sia possibile difendersi sparando nel caso in cui un ladro entri in casa, ma i pensieri che non approvano il contenuto della nuova legge si dirigono anche all’ipotesi in cui sia possibile sparare e reagire solo se minacciati da un’azione violenta. In tanti ritengono che già l’ingresso furtivo nell’abitazione dovrebbe consentire l’avvalersi del principio più volte citato e che la vittima dovrebbe essere tutelata in ogni caso.

Tante sono inoltre le persone che reclamano un referendum non solo per la revisione del contenuto di tale legge ma anche per consentire al popolo stesso di esprimersi riguardo a un argomento che, secondo gli ultimi avvenimenti di cronaca, presenta un valore di grande importanza.

Da non trascurare il fatto che resterebbe ampio margine lasciato alla discrezionalità del magistrato per valutare caso per caso se esista davvero una proporzione reale e concreta tra offesa e difesa e un’azione violenta tale da creare un turbamento grave nel soggetto che ha subito la rapina fino al punto di indurre tale individuo ad impugnare l’arma. Nel caso di non punibilità per legittima difesa tutte le spese processuali sarebbero a carico dello Stato.

Molti contestano anche che la concentrazione delle autorità esclusivamente sulla punibilità o meno della vittima in caso di rapina, mentre poco si pensa a garantire al cittadino la certezza della pena per chi commette il furto.

Partendo dalla considerazione del fatto che, secondo alcuni, dovrebbe essere consentito difendersi in tutte le ore del giorno, in molti chiedono che l’attenzione si sposti anche sulla necessità di imporre leggi che prevedano punizioni specifiche come il carcere a vita, senza sconto di pena, in casi di reati più gravi o nel caso di introduzione illecita nell’abitazione altrui, in modo tale da intimorire i delinquenti nel compiere atti antigiuridici, cercando di evitare quanto più possibile che cittadini onesti debbano impugnare armi o addirittura trovarsi costretti ad uccidere sparando per difendersi.

Pulsante per tornare all'inizio