Tecnologia

Hacker ricattano ed a Milano è allarme

Milano in balia degli hacker. Dati rubati con un potente virus

Hacker in azione

Siamo in un palazzo nobiliare vicinissimi alla Scala e dal Comune, ci sono impronte di scarpe su un muretto. La finestra di uno studio di notai è aperta di mattina presto. Negli uffici il caos più completo, fogli a terra, cassetti rovesciati e scrivanie svuotate. Avranno fatto un furto alla ricerca di documenti particolari, invece no non è un furto. Niente è stato rubato o portato via i documenti non interessavano ai ladri. Il loro obiettivo erano i computer ed il loro contenuto. All’interno c’erano contratti immobiliari, visure ed estratti conto e quello cercavano. I pc sono stati riempiti di un virus potentissimo il “Cryptolocker“. L’ultima versione del virus è molto potente e feroce. I ladri hanno rivendicato il loro agguato inviando una mail al consiglio-ordine. Devono pagare un riscatto per poter ottenere la chiave d’accesso. Con questa riusciranno a sbloccare il baco immesso nel sistema. In questo mese non è il primo caso che accade.

Attacchi e pagamenti

Purtroppo questi attacchi sanno sempre più prendendo piede. Nel mirino degli hacker ci sono notai, avvocati, alberghi, commercialisti ed aziende. Fino ad ora i colpi assestati sono tutti in pieno centro. Un gruppo di avvocati vicino al Duomo ha dovuto interrompere l’attività per giorni. I computer erano così danneggiati che non è stato possibile lavorare ne accedere ai dati. Non si possono fare ad oggi delle stime di questi colpi. La maggioranza non denuncia il fatto forse per paura di percussioni da parte dei clienti. La Polizia Postale invita sempre a denunciare anche il più piccolo problema perchè non si può sapere cosa nasconda. Loro sono specialisti e tutti i giorni lavorano per cercare di arginare il più possibile questi problemi. I malcapitati preferiscono pagare e le cifre sono alte. Le cifre variano possono chiedere 1300 o 4500 euro a seconda del caso. A volte queste somme sono solo degli acconti e chi paga magari non lo sa. Il problema che si aggiunge al pagamento può essere la beffa. Non è detto che una volta pagata la somma la chiave per accedere al pc venga data. Ed inoltre anche se viene data non è detto che i file possano essere utilizzati.

Azione degli Hacker

Non è detto che serva l’intrusione come nei casi sopra descritti. A volte gli hacker riescono ad entrare da fuori inoculando dei virus. Cancellano i back up protetti, i dati vengono criptati ed il gioco è fatto. Il pc non può essere più utilizzato dal proprietario e nessuno riesce a far niente. Anche se vengono chiamati i tecnici per il ripristino hanno pochissime armi per la risoluzione del problema. Oramai le aziende che producono virus sono più indietro rispetto agli hacker. Un tempo li anticipavano ora li rincorrono. L’unica speranza sarebbe quella di incastrare i ladri al momento in cui incassano il riscatto. Ma anche li ci sono poche speranze sono molto furbi e poco tracciabili.

Pagamenti

I pagamenti avvengono con la moneta digitale, in bitcoin. Una valuta virtuale che non è regolata da banche e che non lascia traccia. I movimenti non si vedono e quindi non è fattibile l’intercettazione. Il contenuto dei computer che sparisce non sparisce veramente. Viene solo incamerato in altri pc ed un domani può essere utilizzato per altri scopi. Magari i dati rubati possono servire per ricattare qualcuno o per chiedere somme in cambio di silenzi. Gli hacker dovrebbero avere dei basisti nei posti in cui entrano. Questo perchè riescono sempre ad eludere le telecamere. I blitz sono sempre di notte e sono molto esperti nei loro movimenti.

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