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Pezzi unici, la fiction di Rai 1 che sta riscuotendo un grande successo

Pezzi unici, cast, trama e sviluppo della storia

Pezzi unici è una nuova fiction di Rai 1 che sta riscuotendo un notevole successo tra il pubblico italiano. La serie mescola sapientemente ingredienti tipici del drama e delle crime story e il pubblico la sta apprezzando molto, per stile e contenuti. È stata prodotta da Rai Fiction e Indiana Production grazie anche alla collaborazione di Cassiopea Film. È diretta da Cinzia Th Torrini e tra i suoi interpreti troviamo un sempre bravo Sergio Castellitto, affiancato da Giorgio Panariello e Irene Ferri. Ci sono poi molti volti giovani e talentuosi ai quali il pubblico si sta affezionando rapidamente.

In onda su Rai1 dal 17 novembre 2019 la prima stagione della serie è composta da 12 episodi di 50 minuti l’uno ed è stata interamente girata a Firenze. Il protagonista di Pezzi Unici è Vanni, artigiano fiorentino interpretato da Castellitto, esperto di lavorazione del legno, talentuoso intarsiatore e abile restauratore di mobili.

Vanni si trova in difficoltà nel rapporto con suo figlio che ha un carattere ribelle e problemi di droga. Il ragazzo muore in modo sospetto lasciando nel padre molte domande e rimpianti. Vanni si trova ad avere come giovani allievi altri ragazzi problematici, ciascuno con un passato difficile alle spalle e un sogno da realizzare, sono tutti dei “Pezzi Unici” e come tali vanno gestiti e amati. Questi ragazzi, costantemente sospesi fra luce della speranza e tenebre della dannazione, cercano il loro riscatto attraverso l’artigianato e Vanni si impegna nel diventare il loro mentore, anche per riscattarsi dal fallimento avuto con il figlio.

Il pubblico si è rapidamente appassionato alla storia di questa serie e affezionato al burbero Vanni e alle vicende dei suoi giovani apprendisti. Ogni episodio vede Vanni concentrarsi su uno dei suoi “Pezzi Unici” capendone i problemi e ottenendo puntata dopo puntata nuove verità per arrivare a risolvere il segreto che si nasconde dietro la morte del figlio. Quello che inizialmente sembrava un suicidio, ben presto si scoprirà infatti essere in realtà un omicidio.

Come per altre serie televisive degli ultimi anni, anche in questa si fa un sistematico uso del flashback come strumento narrativo, che aiuta nel tempo a conoscere sempre meglio i vari personaggi della storia, senza mai essere banali e svelando pagine del loro difficile passato. Come in un complesso puzzle i vari tasselli, con il passare del tempo e degli episodi andranno al loro posto e i tanti flashback si andranno finalmente ad incastrare, restituendo un quadro unitario. Vanni si avvicinerà sempre di più alla soluzione del mistero che si cela dietro la morte di suo figlio e nel farlo aiuterà contemporaneamente anche i ragazzi a lui affidati.

Il primo dicembre sono andate in onda le puntate numero 5 e 6 della serie, quindi siamo arrivati già a metà della storia, alcuni personaggi si iniziano a delineare molto bene, ma c’è ancora tanto da scoprire e il pubblico proprio per questo si appassiona sempre di più alla fiction Rai che unisce tematiche tipiche del giallo a buone dosi di emozioni e mette in scena uno stile narrativo moderno, avvincente e accattivante.

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