Modella: Rapimento o finzione
La modella Chloe Ayling arriva a Milano l’11 luglio dall’Inghilterra. Deve presentarsi per un servizio fotografico. Quando arriva all’appuntamento con il fotografo al suo posto trova cinque uomini. Questi la narcotizzano con un’iniezione di ketamina e la chiudono in un borsone.
Sequestro senza riscatto
Perde subito conoscenza e si è risveglia all’interno di un baule di una macchina. Mani e piedi legati e non poteva urlare a causa del nastro adesivo sulla bocca. Viene condotta presso un casolare di Borgial sulle montagne del Piemonte. Per sei giorni rimane lì in compagnia del rapitore Lukasz Pawel Herba polacco di trent’anni. Le comunica di averla messa in vendita a 300 mila euro sul web dedicato a ricconi arabi in cerca di giovani ragazze vergini. A quel punto Chole gli comunica di avere un bimbo che l’attende a casa. La reazione del rapitore è quella di contattare subito il responsabile inglese dell’agenzia di modelle. Il riscatto viene chiesto a lui ma quest’ultimo allerta subito la Polizia. A questo punto si poteva presagire il peggio se nessuno avesse pagato il riscatto ma non è andata così. Herba ha accompagnato la modella a comprarsi un paio di scarpe e poi al consolato inglese di Milano.
Motivi del sequestro
Herba il rapitore sostiene che lui appartiene ad un’organizzazione criminale “Black Death”. Spiega inoltre agli agenti che questa organizzazione fa rapire fino a tre ragazze a settimana. Il rapimento è stato organizzato per bisogno di soldi. Il denaro sarebbe servito per pagare le sue cure in quanto è malato di leucemia. In questo modo ha già guadagnato 15 milioni di euro vendendo le ragazze ad arabi facoltosi. Questi possono fare delle ragazze ciò che vogliono anche darle in pasto alle tigri dichiara.
Indagini della polizia
Gli agenti che ascoltano la sua dichiarazione all’atto dell’arresto restano increduli e dubbiosi. In tutto quello che hanno ascoltato c’è qualcosa che non quadra. In primis la rete di cui si parla non c’è traccia. Le mail fanno capo ad un solo computer quello di Herba. La banda di rapitori sembra inesistente e le condizioni del sequestro sembrano molto strane. Herba fa dormire Chloe nel letto grande con lui senza mai sfiorarla né farle del male. Anzi, le procura biancheria pulita ed i cioccolatini che lei ama. Neanche quando lui l’ha portata a fare shopping lei ha tentato di fuggire o dare l’allarme alla commessa. A domanda da parte degli inquirenti ha risposto piangendo.
Cosa c’è dietro
Tutto porta ad una conclusione: non c’è stato nessun sequestro. Questo perché niente porta a persone o cose se non al singolo rapitore Herba. I detective inglesi interrogano anche un’amica della modella. Secondo lei Chloe e Herba si conoscevano e si erano incontrati a Parigi. Ora tirando le somme si può affermare che da indagine su un sequestro si è passati alla storia di una folle montatura. A volte pur di far parlare di se le persone tentano tutto. Questo però non è il modo giusto per ottenere qualcosa nella vita. Le bugie hanno le gambe corte e non portano a nulla. Attenzione il detto dice “chi va per fregare rimane fregato” e questo è stato il loro finale.