Opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale è senza alcun dubbio uno dei temi più caldi e discussi del momento, molti la temono, ma in pochi la conosco veramente
L’intelligenza artificiale è senza alcun dubbio uno dei temi più caldi e discussi del momento, molti la temono, ma in pochi la conosco veramente nelle sue diverse forme e concrete opportunità.
Parlare genericamente di intelligenza artificiale, come in genere fanno tutti, è infatti una notevole semplificazione, anzi una vera e propria banalizzazione che ovviamente non aiuta ad inquadrare e valutare correttamente una questione che merita la massima attenzione.
Il Machine Learning (ML) è un primo importante sottoinsieme dell’intelligenza artificiale che va conosciuto: si occupa di creare, sviluppare e istruire sistemi che apprendono o migliorano le loro conoscenze e performance in modo supervisionato, non supervisionato, semi-supervisionato o per rinforzo. Computer che non solo immagazzinano ed elaborano grandi quantità di dati, ma possono imparare e farlo in modo nuovo e sempre migliore o comunque sempre più in grado di rispondere alle esigenze di chi li usa e istruisce. Non è uno scenario fantascientifico, ma una realtà che esiste e forse non comprendiamo del tutto, con il suo dirompente potenziale di innovazione, perché ne siamo immersi nella nostra quotidianità.
Quando si parla di AI, in realtà andrebbe sempre fatta una distinzione, almeno tra i suoi tre tipi principali: ANI (Artificial Narrow Intelligence), AGI (Artificial General Intelligence) e ASI (Artificial Super Intelligence), ognuna con le proprie peculiarità, possibili usi pratici e applicazioni e naturalmente anche limiti.
ChatGPT, ad esempio, è un chatbot AI che sfrutta intelligenza artificiale generativa e l’apprendimento automatico applicando il tutto a modelli linguistici.
Si ha mediamente un’idea un po’ romanzata dell’AI anche se effettivamente quello che può già fare oggi è sorprendente, pensiamo ad esempio alle tante applicazioni di AI generative, anche gratuite, che creano testi, immagini e altri contenuti e che molti temono potranno in tempi rapidi far perdere posti di lavoro a figure come scrittori, giornalisti, illustratori, fotografi, musicisti, video maker, ecc.
Quella a cui assistiamo è una rivoluzione, per molti versi epocale e come tale difficile da comprendere, visto che ci viviamo dentro, i risvolti sono molteplici, non solo tecnici, ma ad esempio anche legali ed etici. Tutti dovrebbero cercare di capirne un po’ di più, per non restare colpevolmente indietro. Se si impara a conoscere le AI queste possono diventare opportunità interessanti e di conseguenza fare probabilmente anche un po’ meno paura.
Un evento per esplorare il ruolo che l’AI sta svolgendo nella nostra società
Come detto, specie per i non addetti ai lavori, capire quale sia già oggi e quale potrà essere nei prossimi anni il ruolo dell’AI è una sfida complessa, un evento dedicato a questi interessanti tempi può diventare un buon punto da cui partire.
Nella sede di SMI Technologies and Consulting Group si sono riuniti il 6 giugno i big dell’ICT per confrontarsi sulle nuove frontiere dell’AI e sulle sue potenzialità nei vari contesti aziendali e della pubblica amministrazione, evento che è già giunto alla sua terza edizione.
Il titolo di questa edizione è stato Human and Machine e l’attenzione focalizzata sulle potenzialità dell’AI e su come questa possa essere impiegata per risolvere problemi reali e andare quindi a migliorare la qualità di vita delle persone.
L’Open Day SMI 2024 è stata un’occasione interessante per confronto e dialogo, momenti di condivisione di conoscenze e fonte di ispirazione per i principali operatori del settore e non solo.
L’obiettivo è stato avvicinare le persone alla tecnologia, in particolare alle soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale. Presentare i concreti benefici di questa tecnologia, se viene usata bene, senza dubbio è un approccio corretto alla questione.
Dal confronto con i partner tecnologici, nonostante le specificità delle proposte presentate, sono emersi alcuni punti salienti comuni come la cybersecurity, insights e analytics, process mining, reti e cloud, database.
Cybersecurity
Un fattore comune a molte delle soluzioni proposte dalle aziende è la cybersecurity, confermando la centralità della prevenzione degli attacchi come elemento cardine e strategico per le organizzazioni. La ricerca e l’implementazione di misure e strumenti di sicurezza basati sull’intelligenza artificiale per proteggere i dati sensibili da accessi non autorizzati e prevenire interruzioni delle attività aziendali dovute a attività di rete indesiderate ottimizzano la difesa digitale, integrando persone, processi e tecnologie.
Esempi includono la soluzione di protezione dagli attacchi DDoS proposta da A10, in grado di neutralizzare anche gli attacchi più sofisticati, distinguendo con precisione un aggressore da un utente legittimo. Analogamente, Barracuda propone strategie e soluzioni innovative per difendersi dagli attacchi ransomware. OpenText offre uno strumento di analisi comportamentale avanzata che utilizza l’apprendimento automatico per identificare anomalie comportamentali indicative di minacce.
Cisco, dopo la recente acquisizione di Splunk, sfrutta le capacità dell’intelligenza artificiale per accelerare il percorso verso il Security Operations Center (SOC) del futuro. Stormshield, consapevole dell’evoluzione delle minacce informatiche, sempre più complesse e persistenti, mette a disposizione una soluzione che fornisce una visione completa del problema attraverso un sistema “intelligente” di elaborazione, capace di fornire risposte efficaci alle minacce cyber.
Infine, WatchGuard offre una visibilità unica e unificata sui vari prodotti, permettendo ai team IT di lavorare in modo più efficace ed efficiente.
Insights e Analytics – Process mining
L’importanza strategica per le aziende della comprensione profonda di motivazioni, bisogni e comportamenti degli utenti, oltre che di quella dell’analisi dei dati dei processi, entrambi risultati dell’osservazione, analisi e interpretazione dei trend comportamentali, viene messa ancora più in risalto dalle incredibili potenzialità dell’AI.
Contentsquare, realtà di Digital Experience Analytics, ha compreso come sfruttare l’AI per creare soluzioni che possano trasformare i dati comportamentali degli utenti in insights ad ogni tappa del loro percorso online (su web, mobile e app), permettendo alle aziende di rendere più umane le loro esperienze digitali, prioritizzare le loro azioni e aumentare le conversioni. Così come Hesplora, startup innovativa, che concentra la sua ricerca sull’AI nel supportare le organizzazioni nella digital trasfomation anche mediante il process mining, ottenendo una completa governance dei processi aziendali.
Reti e cloud
Le aziende che lavorano da remoto hanno sempre più l’esigenza di una connettività affidabile, sicura e agile. L’AI anche in questo ambito riesce a fornire risposte a tale esigenza, attraverso connessioni che offrono la libertà di connettere più esperienze, abilitare nuove modalità di lavoro e risultati di business migliori. Cradlepoint ad esempio ha cercato di migliorare l’efficienza della gestione quotidiana di dispositivi e applicazioni digitali, connettività WAN e sicurezza di rete e Internet, utilizzando l’AI, riducendo il tempo necessario per rilevare e risolvere i problemi.
Database
L’Intelligenza Artificiale applicata ai database consente di trasformare l’analisi dei dati in modelli più settoriali, più accurati, che forniscono risultati migliori e più utili. La possibilità di cercare nelle informazioni in modo più “semantico” permette di valorizzare le conoscenze di un’organizzazione esplorare, reagire e modellare le realtà aziendali. Oracle ha applicato ai big data la sua ricerca nel campo dell’AI, fornendo una soluzione in grado di gestire semanticamente i dati non strutturati combinandoli con i dati strutturati aziendali, aumentandone la capacità di fornire risposte accurate, pertinenti e basate sul patrimonio informativo aziendale.