Si chiude il vertice del G7, gli USA prendono tempo sul clima
Si è chiuso il vertice del G7 a Taormina. Il comunicato finale, di “sole” sei pagine (rispetto ai comunicati precedenti, è decisamente più breve), prende atto dei vari punti che sono stati toccati nel corso del vertice che ha visto riuniti, tra oggi e ieri, i leader di sette nazioni: Italia, Stati Uniti, Giappone, Canada, Francia, Germania e Regno Unito.
Il summit è stato presieduto dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che ha fatto sapere che le discussioni sono state incentrate su temi “caldi” come il terrorismo, il commercio internazionale e il clima: per quanto riguarda il secondo punto, ci sono stati significativi progressi, mentre nell’ambito del clima, se sei dei partecipanti confermano gli impegni presi con l’Accordo di Parigi, “gli USA stanno ancora rivedendo la loro politica“. Il Presidente Trump ha reso noto, anche tramite un tweet, che comunicherà la sua posizione sul clima la settimana prossima.
Per quanto riguarda invece i flussi migratori, si legge ancora, nel comunicato, che la loro gestione richiede “sforzi coordinati”, a livello internazionale e nazionale; l’intento comune è quello di far rispettare i confini e la sicurezza nazionale, riconoscendo i diritti dei rifugiati ma anche il diritto di ogni Stato a stabilire il rispetto delle proprie frontiere, stabilendo politiche che facciano prevalere l’interesse nazionale.
L’impegno, per quanto riguarda il commercio internazionale, è quello di combattere il protezionismo e agevolare il libero scambio, mantenendo aperti i mercati, contro le pratiche e i comportamenti scorretti che ostacolano il flusso del commercio internazionale.
La discussione sul cambiamento climatico al G7
L’intera discussione sul cambiamento climatico si è rivelata irta di difficoltà, e insoddisfacente nei risultati: Angela Merkel ha spiegato che resta incerta la prosecuzione nell’Accordo di Parigi, da parte degli Stati Uniti, e che questo vuol dire che l’intesa comune su quello che è un importante accordo internazionale non c’è, “è assente”.