Amazon Dash Wand, l’assistente virtuale fa la spesa e suggerisce ricette

Si chiama Dash Wand, ed è la “bacchetta magica” progettata da Amazon per ordinare quel che manca o che sta per terminare nel nostro frigo o nella nostra dispensa. Funziona connettendosi alla rete Wi-fi di casa, ha le dimensioni di un piccolo telecomando ma la forma è allungata, e ricorda appunto quella di una bacchetta (wand in inglese). Gli ordini vengono dati tramite comandi vocali: premendo un unico pulsante, sarà possibile leggere i codici a barre dei prodotti da ordinare (e quindi effettuare l’ordine, comodamente e da casa); tramite la Dash Wand viene azionata Alexa, l’assistente vocale targato Amazon – integrato nella bacchetta. Alexa funziona, stavolta, proprio come un commesso “virtuale”.
Nel nuovo dispositivo sono state integrate le funzioni dei Dash Buttons di Amazon: i piccoli dispositivi da attacare alla lavatrice o al fasciatoio, per ordinare i pannolini o il detersivo semplicemente schiacciando un pulsante. Anche la Dash Wand è dotata di un piccolo supporto magnetico, che le consente di essere, ad esempio, attaccata al frigorifero, per facilitarne il rifornimento in caso di “esaurimento scorte”. Ad Alexa si possono chiedere anche suggerimenti sulle ricette e altre informazioni: consigli sugli acquisti o sul meteo, farsi consigliare un ristorante (se per esempio non si ha voglia di restare a casa e cucinare), controllare le luci di casa.
La Dash Wand legge i codici a barre del prodotto che sta per terminare: in questo modo, scansionando il codice sarà possibile ritrovare il prodotto direttamente nel proprio carrello. Per adesso, la Dash Wand è disponbile unicamente negli Stati Uniti, per gli abbonati di Amazon Prime: il dispositivo è praticamente gratuito, dal momento che il costo è di 20 $, costo che viene interamente rimborsato con il primo acquisto. Gli utenti hanno anche la possibilità di usufruire di 90 giorni di prova gratuita del servizio Amazon Fresh, per la consegna a domicilio di generi alimentari.
Non ci resta che sperare che Alexa impari a parlare anche italiano (per adesso “conosce” soltanto il tedesco e l’inglese) e possa così debuttare anche da noi come assistente da salotto.