Curiosità

Nuovi professionisti: è trend per giardinieri, manutentori ed elettricisti

Oltre al digitale c’è molto di più, il trend parla di un piccolo massimo di ricerca per giardinieri, elettricisti e manutentori

Oltre al digitale c’è molto di più. Lo dicono diverse ricerche e analisi fatte sul mercato del lavoro italiano. Qui troviamo tantissime nuove professioni, come i digital marketing, i manager per gli e-commerce, e il personale addetto al customer service. Ma a grande sorpresa finiscono nelle prime 10 posizioni anche alcune professioni “classiche”, storiche, che sembrano non passare di moda. Il trend parla di un piccolo massimo di ricerca per giardinieri, elettricisti e manutentori. Ciò significa che anche se il mercato dell’innovazione procede e sembra non arrestarsi mai, anche i lavori manuali sono sempre molto richiesti.

Le figure professionali più richieste manutentori, elettricisti, giardinieri

E’ in particolare l’Emilia Romagna a offrire nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato per addetto alla manutenzione, mentre gli elettricisti e i giardinieri sono ricercati su diverse realtà italiane. Al fine di svolgere tali mansioni, viene richiesta la cittadinanza italiana, o di uno stato europeo membro dell’Unione, oltre all’idoneità fisica e psicologica e all’insussistenza di condanne penali. E’ richiesto anche un diploma di scuola media superiore, con eventuali conoscenze tecniche anche di titolo superiore. E infine, oltre al compimento del diciottesimo anno di età, è fondamentale conoscere anche il lavoro da svolgere, e soprattutto gli strumenti di lavoro principale per chi opera nel settore, come attrezzature per la sicurezza (ganci) piattaforme aeree usate (per abbattere i costi), dispositivi di sicurezza. Vediamo insieme in che modo diventare liberi professionisti e cercare lavoro come elettricisti o giardinieri.

Partita Iva professionisti le ultime novità sul regime forfettario ampliato

Sono cambiate un po’ di cose per chi desidera aprire la partita Iva per potersi mettere in proprio. La legge di Bilancio 2019 ha introdotto alcune novità che modificano i requisiti e i limiti per le persone che possono accedere al regime di tassazione sostitutivo Irpef. Dallo scorso primo gennaio, sono stati chiamati in causa i professionisti e le imprese del forfettario, detto anche flat tax al 15% per le partita IVA.

Il principale cambiamento è dato dalla soglia di ricavi, che sale fino a 65.000 €, seguito poi dall’abolizione dei limiti differenziati per codice ATECO. Vi è il divieto di percepire compensi da un datore di lavoro dipendente, come riportato nella legge n. 190 del 23 dicembre 2014, ai commi da 54 a 89 dell’articolo 1.

E’ eliminato il limite di 20.000 euro come costo per beni strumentali, oltre ai 30 mila di reddito da lavoro dipendente percepito e i 5 mila di limite relativo alle spese per lavoro accessorio.

Sono esclusi dal regime forfettario nuovo tutti i titolari di partita IVA che partecipano a società di persone, imprese familiari, associazioni o all’esercizio dell’attività. Infine, sono esclusi anche i liberi professionisti che controllano società a responsabilità limitata ed esercitano attività economiche riconducibili a quelle svolte da esercenti attività d’impresa, o professioni. Si considera poi che, dal 2020 il regime forfettario sarà esteso fino a 100.000 euro. Ma prima di allora anche i trend sui nuovi professionisti potrebbero cambiare!

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